Covid-19 e lo stress nei bambini

in questo periodo storico può presentarsi, purtroppo, una relazione tra COVID-19 e lo stress nei bambini. Come poter aiutare i nostri bambini ad affrontare questo periodo storico? Come sostenerli ad affrontare le difficoltà emotive che possono manifestarsi?

La situazione che stiamo vivendo  in queste settimane sta giocando un ruolo molto forte sul nostro stato emotivo, che possiamo vedere mutare, anche nell’arco della stessa giornata, in modo repentino ed improvviso. Preoccupazioni, ansie, abbattimento, nervosismo, agitazione, sono tutte sensazioni ed emozioni che possono far capolino nella nostra mente e nel nostro corpo, accanto, per fortuna, a moti di speranza, energia, voglia di cimentarsi in attività prima dimenticate o nuove, desiderio di prendersi del tempo e di staccare dalla solita routine e dalla velocità di azione che ci richiede la società.

Non siamo però solo noi adulti, ovviamente, a risentire di tutta questa situazione, ma anche i nostri bambini possono essere impattati emotivamente da questo grande cambiamento  che ha sconvolto la nostra quotidianità. Le abitudini ali tempi del Coronavirus sono state completamente stravolte, così come ciò che essere rappresentano, punti di riferimento, sicurezze che rassicurano i bambini e scandiscono il loro tempo e le loro giornate. Anche le preoccupazioni e le ansie degli adulti, seppur ben celate, possono avere un ruolo ed incidere sugli stati emotivi dei nostri bambini. I bambini sono,  come sappiamo, particolarmente recettivi e vengono influenzati dagli stati d’animo e dai turbamenti di mamma e papà.

La chiusura della scuola, prima, le restrizioni sociali e la chiusura dei parchi, dopo, hanno cambiato definitivamente la quotidianità dei più piccoli  e come essa veniva scandita. I nostri bambini si sono stati privati del rapporto con i loro amici, con le maestre , con i nonni, gli zii e i cuginetti. In più non hanno più potuto svolgere tutte le attività extra scolastiche e portare avanti, quindi, le loro passioni, le loro attività piacevoli e ludiche.

In un primo momento potrebbero prendere questi cambiamenti come una sorta di vacanza e, quindi, un’opportunità per trascorrere più tempo a casa, con mamma e papà e con i propri giochi, ma a lungo andare avranno iniziato, così come accade anche per noi adulti, a sentire la mancanza dei luoghi e delle persone abituali e per loro importanti, la scuola, gli amici, le educatrici, i parenti più cari, i giardinetti, le attività sportive. Tutto ciò potrebbe aver attivato nei bambini una serie di comportamenti e atteggiamenti di risposta alla situazione e allo stress che ne derivano.

Vediamo quali possono essere i comportamenti che potrebbero manifestare i nostri bambini ai tempi del Coronavirus:

  • aumento dei capricci, intesi come azioni messe in atto dal bambino per richiamare la nostra vicinanza e il nostro affetto al fine di ritrovare un senso di sicurezza
  • cambio del tono dell’umore, con passaggi da stati di serenità e rilassatezza a stati emotivi caratterizzati dal malumore, rabbia e nervosismo
  • difficoltà di concentrazione
  • atteggiamenti rumorosi, messi in atto dai nostri bambini per non sentire la noia, la paura e la tristezza. E’ una strategia che aiuta loro a scacciare il malumore e non sentire alcune emozioni per loro difficili da accettare e gestire.
  • regressioni
  • iperattività
  • irritabilità
  • disturbi del sonno, con difficoltà di addormentamento e/o risvegli notturni frequenti o precoci.

Il gioco, se proposto in modo mirato e specifico, può essere uno strumento utile in questi momenti, per aiutare il nostro bambino a ritrovare un equilibrio emotivo e imparare ad esprimere come si sentono.

Nella presentazione troverete le seguenti attività di gioco da proporre ai propri bambini e farli insieme a loro:

  • giochi di orientamento, utili quando vediamo il nostro bambino disorientato e agitato.
  • giochi per ridurre l’iperattività
  • giochi per rinforzare le risorse e aumentare la fiducia e la sicurezza in se stessi
  • una proposta per insegnare al nostro bambino a diventare più consapevole della propria respirazione

 

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