La psicoterapia cognitivo-comportamentale

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La psicoterapia cognitivo-comportamentale si fonda sull’assunto che il nostro comportamento e la sofferenza emotiva, quindi le emozioni negativi come tristezza o ansia, derivino dal nostro modo di pensare e di interpretare gli eventi.

La finalità del lavoro terapeutico è quello di condurre il paziente verso un graduale consapevolezza e cambiamento dei propri pensieri. Ciò avviene attraverso l’applicazione di tecniche terapeutiche e il confronto dialogico con lo psicoterapeuta, che accompagna il paziente verso una maggiore coscienza di ciò che gli succede a livello emotivo e cognitivo. Oltre alla “parola”, nella psicoterapia cognitivo-comportamentale  vengono usati altri strumenti, come diari, auto-osservazioni, tecniche di rilassamento, che il paziente apprende in seduta per poi metterle in pratica nella quotidianità.

IN COSA CONSISTE LA PSICOTERAPIA COGNITIVA-COMPORTAMENTALE?

Un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale ha inizio con il primo colloquio e la fase di assessment. La prima parte di lavoro consiste quindi in 3-4 colloqui, per conoscere e comprendere il problema. Questa fase si svolge attraverso il colloquio e la compilazioni di alcuni questionari, che restituiscono una ”fotografia” dello stato emotivo della persona. Dopodiché si individueranno, insieme al paziente, gli obiettivi da raggiungere per arrivare ad uno stato di benessere psicologico ed a un cambiamento. Gli obiettivi dovranno essere concreti e realizzabili, in modo da avere una visione reale del percorso che si sta facendo e capire a che punto si è. Dopo l’assessment, si inizierà a lavorare insieme sul raggiungimento dei primi obiettivi. Bisogna tenere presente che spesso gli obiettivi si sovrapporranno, poiché riguardano aree della sofferenza che non sono chiuse in comportamenti stagni e che, al contrario, dialogano tra loro.

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DELL’APPROCCIO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE?

La teoria cognitivo-comportamentale si fonda sulla convinzione che vi sia una stretta relazione tra pensieri, emozioni e comportamenti ed evidenzia come molti dei nostri problemi siano influenzati dal nostro modo di interpretare gli eventi, di pensare e di sentire le emozioni. L’approccio cognitivo-comportamentale nasce quindi dall’unione di due distinti filoni psicologici, quello comportamentale, la cui attenzione va al comportamento e alle capacità adattative dell’individuo, e quello cognitivista, orientato allo studio degli stati emotivi e dei corrispondenti processi psichici (pensieri, convinzioni, scopi, credenze della persona).

Tale modello prevede una terapia a breve termine, focalizzata sul presente, con obbiettivi ben precisi e rende il ruolo del professionista più attivo e dinamico di quello tradizionale. Tutto ciò permette alla persona il raggiungimento di un’esperienza esplorativa efficace, economicamente sostenibile e a tempo determinato

Caratteristiche:

– pratica e concreta: poiché si basa sulla risoluzione di problemi psicologici ben definiti e concordati con il paziente (eliminazione o riduzione del sintomo, promozione dell’autostima, miglioramento della qualità di vita e del benessere, miglioramento della comunicazione, ecc…)

– orientata ad uno scopo: perché psicologo e cliente collaborano per decidere qual’è lo scopo dell’intervento e quali gli obiettivi da perseguire durante gli incontri.

 focalizzata sul qui ed ora: al fine di individuare le risorse attuali della persona, potenziarle e costruirne di nuove si concentra l’attenzione su come gestire la situazione di problematicità lavorando sul presente del cliente.

– attiva: in quanto prevede l’attiva e partecipe collaborazione del cliente anche al di fuori dei colloqui attraverso l’impegno a lavorare su se stessi mettendo in pratica le strategie elaborate in seduta e continuando il lavoro attraverso proposte concordate con il terapeuta.

– a breve termine: a seconda della tipologia e della gravità del malessere la terapia cognitiva-comportamentale propone percorsi limitati nel tempo a cadenza settimanale

Le ricevute delle prestazioni sanitarie effettuate (consulenza, sostegno psicologico e psicoterapia individuale, di coppia) sono scaricabili dalla dichiarazione dei redditi come quelle di tutti gli specialisti che operano in campo sanitario (medici, dentisti, psichiatri, dermatologi, ecc…).

 

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