Come aiutare un familiare ansioso?

come aiutare un familiare ansioso

Può succedere che un proprio familiare inizi a soffrire di ansia o attacchi di panico e ciò può creare una serie di dubbi, incomprensioni e preoccupazioni in chi gli sta accanto quotidianamente . Come si può quindi aiutare un familiare ansioso? Quali sono i migliori atteggiamenti per supportarlo in questo momento difficile? E come incoraggiarlo a chiedere un aiuto professionali e recuperare un nuovo benessere?

Riconoscere se un familiare soffre di ansia

Innanzitutto è fondamentale comprendere se il vostro caro sta soffrendo di un disturbo ansioso.

Il vostro familiare o amico può essere ansioso, se…

  • sembra preoccuparsi eccessivamente per qualcosa (lavoro, eventi…)
  • fa difficoltà a gestire e controllare questa preoccupazione
  • le preoccupazioni causano un disagio alla persona limitandola nelle cose che abitualmente faceva
  • le paure e le preoccupazioni limitano la libertà vostra o di altre persone vicine alla persona
  • notate dei cambiamenti significativi in uno o più ambiti della vita del vostro parente o amico (nel lavoro, nella vita famigliare, nella amicizie…)
  • evita luoghi, persone e/o situazioni che prima frequentava
  • lamenta spesso dolori o disturbi a livello fisico (mal di stomaco, sensazione di non riuscire a respirare…)
  • appare eccessivamente irrequieta, come se avesse i nervi a fior di pelle
  • sembra affaticarsi più facilmente di prima
  • lamenta difficoltà di concentrazione o vuoti di memoria
  • appare più facilmente irritabile
  • lamenta difficoltà di addormentamento o risvegli frequenti

Aiutare un familiare ansioso

Di seguito potete trovare alcuni suggerimenti per aiutare un familiare ansioso e sostenerlo in questo momento delicato, dove le preoccupazioni e la paura hanno preso il sopravvento.

  1. Fornire comprensione e sostegno. Anche se si è lì per aiutare è importante lasciare che il vostro caro sia pronto, quindi fare un passo indietro ed accettare che ci vuole tempo. Può essere difficile fare questo in un primo momento, ma la persona coinvolta può gradualmente accettare sia il vostro supporto emotivo ed affettivo che l’aiuto professionale di uno specialista. Mettere in chiaro che si desidera lavorare insieme a lui per gestire il disturbo d’ansia e che non lo si vuole salvare o cambiare.
  2. Discutere insieme la possibilità di intraprendere una psicoterapia.  In molte situazioni la psicoterapia può essere sufficiente a curare un disturbo d’ansia o di panico, in quanto permette di affrontare il problema alla radice modificando il modo in cui la persona interpreta se stesso e il mondo. In alcune situazioni  la combinazione di psicoterapia e cura farmacologica è il modo più efficace per trattare un disturbo d’ansia o di panico.
  3. Se gli è stata prescritta una cura psicofarmacologica, incoraggiateli a seguire la prescrizione. Una volta che il vostro amato inizia a prendere il farmaco, può richiedere del tempo prima di vedere cambiamenti significativi nel comportamento e nell’umore. E’ importante avere pazienza e comprensione, dal momento che può richiedere diverse settimane prima che i sintomi inizino a migliorare. Se ci dovessero essere dubbi chiedere allo psichiatra che ha prescritti i farmaci ed evitare di fare da sé.
  4. Mantenere la vostra routine quotidiana, per quanto possibile. E’ naturale concentrare la vostra attenzione e gli sforzi sulla persona che sta soffrendo di ansia o panico. Ma non trascurare la vostra vita personale o interrompere le cose che vi interessano. Esercizio fisico, mantenere le relazioni e mandare avanti i propri interessi possono aiutare. Ricordatevi di prendersi cura di se stessi e che ciò non vuol dire essere egoisti. Mantenere un buon equilibrio emotivo, nonostante la preoccupazione per il vostro caro, vi permetterà di stargli vicino al meglio.
  5. Parla dei tuoi sentimenti. La condivisione di sentimenti e preoccupazioni  con il vostro caro può essere più complessa in situazione, tuttavia non abbiate paura di cercare sempre un confronto pacato e un modo per risolvere eventuali problemi. Inoltre è importante chiarire sempre che si sta cercando di capire che cosa il vostro amato sta attraversando.
  6. Non prendere le cose personalmente. Anche il più sano rapporto intimo può essere messo in difficoltà dall’ansia o dagli attacchi di panico  di cui soffre uno dei due componenti della coppia.. Il modo di reagire della persona cara non è un attacco contro di voi ma anzi è un’esplicitazione di un malessere. Può essere d’aiuto , quindi, assicurarsi di tenere d’occhio “il quadro generale” e concentrarsi sul processo di guarigione, piuttosto che sui piccoli contrattempi.
  7. Permettere a te stesso di ottenere aiuto quando ne hai bisogno. Come “stampella” della persona malata potreste aver bisogno di aiuto. Non bisogna sentirsi in colpa a chiedere aiuto ed è giusto, in questi casi, rivolgersi ad uno specialista o  un gruppo di sostegno nei momenti più difficili.
  8. Il buon esempio, facendo scelte di vita sane. E’ importante  beneficiare di tutte le corrette abitudini alimentari e di esercizio, così come gli orari del sonno regolari. Tutti i membri della famiglia possono fungere da modelli di ruolo per la persona con disturbo d’ansia.

Il giusto equilibrio delle rassicurazioni

Un aspetto da non sottovalutare sono le continue richieste che un familiare ansioso ricerca nel proprio caro. Queste continue ricerche di aiuto e rassicurazioni non fanno altro, però, che peggiorare le cose aumentando e mantenendo lo stato d’ansia.  Come è possibile che qualcosa che ha lo scopo di alleviare l’ansia la aggravi? il meccanismo è molto semplice. seppur in un primo momento la rassicurazione riduce ed elimina l’ansia e a noi sembra di aiutare la persona ansiosa, in realtà stiamo creando un legame di dipendenza tra lui e noi. Il familiare ansioso imparerà a cercare sostegno all’esterno, negli altri, e non dentro di sé nelle proprie forze e risorse interne (ciò che permette di superare le avversità della vita con la resilienza ad esempio). La questione dell’aiuto e del sostegno per aiutare un familiare ansioso ha a che fare con il trovare il giusto equilibrio. E? importante mostrare alla persona ansiosa il nostro sincero interesse e sostegno ma senza eccedere.

Per concludere

E’ importante lavorare insieme e in sinergia per combattere il disturbo d’ansia o di panico. Assicuratevi che il vostro familiare o amico sappia di non essere solo in questo momento difficile. Mantenere le linee di comunicazione aperte e supportarlo quando  accetta di fare qualcosa, equilibrando le vostre esigenze con il desiderio di aiutare il familiare ansioso. Il sostegno della famiglia e degli amici può essere davvero un aiuto prezioso.

Per approfondire consiglio la lettura di “Sette mosse per liberarsi dall’ansia” 

 

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Psicologa e psicoterapeuta a Milano

dott.ssa Paola Pantaleo

Psicologa a Milano

Sono psicologa e psicoterapeuta, ed esercito la mia attività a Milano. Il mio lavoro ha l’obiettivo di aiutare le persone ad affrontare problemi di natura psicologica e a ritrovare un nuovo benessere. Mi occupo di ansia, attacchi di panico, problematiche relazionali e di rielaborazione dei traumi.

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