Vivere accanto a una persona cara che sperimenta attacchi di panico può essere un’esperienza intensa e spesso dolorosa. Sentirsi impotenti o non sapere cosa dire nei momenti di crisi è molto comune. Questa guida nasce dall’esperienza clinica e dall’ascolto attento di chi, ogni giorno, affronta l’ansia. L’obiettivo è quello di fornir strumenti concreti e suggerimenti pratici per essere quel supporto prezioso, rispettoso e amorevole che ogni persona vorrebbe avere al proprio fianco nei momenti di in cui sperimenta ansia e panico.
Che cosa sono gli attacchi di panico?
Gli attacchi di panico sono episodi improvvisi di intensa paura, accompagnati da sintomi fisici e psicologici che possono essere davvero molto forti e travolgenti. Questi episodi si manifestano spesso senza preavviso e possono includere:
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Sintomi fisici:
- Palpitazioni e battito accelerato
- Sudorazione e tremori
- Sensazione di soffocamento o mancanza d’aria
- Dolori al petto o al cuore
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Sintomi psicologici:
- Paura intensa di perdere il controllo
- Sensazione di irrealtà (derealizzazione) o di distacco da sé stessi (depersonalizzazione)
- Pensieri catastrofici
Questi sintomi, sebbene spaventosi e angoscianti, sono manifestazioni del corpo che cerca di reagire a un eccesso di stress e ansia. È fondamentale comprendere che, nonostante l’intensità dell’esperienza, gli attacchi di panico possono essere trattati in psicoterpia con successo.
Comprendere il significato degli attacchi di panico
Una delle credenze più diffuse è che chi sperimenta attacchi di panico sia in qualche modo “debole” o incapace di gestire le proprie emozioni, le ansie e le paure. La realtà è pero ben diversa in quanto è possibile distinguere alcuni elementi che conducono allo sviluppo degli attacchi di panico.
- Fattori biologici e psicologici: Gli attacchi di panico hanno radici sia neurologiche che psicologiche.
- Risposta fisiologica: Il sistema nervoso reagisce in modo esagerato a certi stimoli, attivando quella che viene comunemente chiamata risposta di “lotta o fuga”. E’ una risposta automatica che viene messa in atto quando ci sentiamo in pericolo e proviamo paura.
- Fattori scatenanti: stress, traumi, fattori genetici e persino alcune situazioni possono contribuire all’insorgenza degli attacchi di panico e dell’ansia.
Quando una persona cara vive un attacco di panico, il nostro primo istinto può essere quello di cercare una spiegazione o addirittura minimizzare cio che sta avvenendo. È, però, essenziale ricordare che:
- l’esperienza degli attacchi di panico è reale: Anche se non la vediamo, chi la vive sente un’angoscia profonda.
- è importante porsi in ascolto: offrire uno spazio sicuro ed empatico e non giudicante è la base per poter aiutare davvero.
Il ruolo di genitori e amici: come offrire supporto a chi soffre di attacchi di panico
Essere presenti senza forzare
Spesso, la paura di dire qualcosa di sbagliato porta a rimanere in silenzio. Tuttavia, la semplice presenza, l’ascolto attento e il rispetto dei tempi dell’altro possono fare davvero la differenza. Ecco alcuni suggerimenti in tal senso:
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Ascolto attivo:
Dedica tempo ad ascoltare senza interrompere o giudicare. A volte, chi soffre ha solo bisogno di sentirsi ascoltato e compreso. -
Essere disponibili:
Fate sapere che siete presentie disponibili, pronti ad accompagnare la persona cara nei momenti di crisi o anche solo per una chiacchierata. -
Rispetto del tempo:
Non cercate di “risolvere” subito il problema. Ogni persona ha il proprio ritmo e, in molti casi, l’aiuto professionale è indispensabile.
Cosa dire e cosa evitare
Le parole hanno un grande potere, specialmente nei momenti di maggiore vulnerabilità. Ecco alcune linee guida su quai parole usare e quali evitare per stare accanto nel modo migliore ad un nostro caro che soffre di attacchi di panico ed ansia.
Cosa dire:
- “Sono qui per te.”
Mostrate empatia e disponibilità senza forzare soluzioni immediate. - “Capisco che ti senti sopraffatto/a, e va bene così.”
Validare e comprendere l’esperienza di pancio senza minimizzarla e svalutarla - “Se vuoi parlare o semplicemente avere compagnia, fammi sapere.”
Offrire supporto senza imporre la nostra presenza o soluzioni.
Cosa evitare:
- Minimizzare l’esperienza:
Frasi come “Non è poi così grave” o “Tutti ci passano” possono essere percepite come invalidanti, giudicanti e sminuenti. - Offrire soluzioni immediate:
Evitare di dire “Devi solo rilassarti” o “Pensa positivo”. La complessità degli attacchi di panico richiede tempo e, spesso, supporto professionale.
Strumenti e strategie per affrontare gli attacchi di panico
Anche se il supporto di amici e familiari è prezioso, incoraggiare la persona a sviluppare strategie di autogestione può fare una grande differenza. Ecco alcune tecniche comuni:
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Respirazione profonda:
Tecniche di respirazione lenta e controllata possono aiutare a calmare il sistema nervoso. Fare respirazioni calme e regolari permette di abbassare il livello di attivazione fisica e di conseguenza calmare la mentee. In questo video propongo un breve esercizio di respirazione veloce ed efficace per risdurre ansia e panico.
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Mindfulness e meditazione:
La pratica della consapevolezza può aiutare a radicare il pensiero nel presente, riducendo l’ansia e la sensazione di panico. -
Attività fisica:
l’esercizio regolare, anche una semplice passeggiata, può contribuire a ridurre il livello complessivo di stress e migliorare l’umore. Per un approfondimento suggerisco la lettura di L’esercizio fisico aiuta a ridurre l’ansia
Quando è il momento di rivolgersi a un professionista
È importante riconoscere i segnali che indicano la necessità di un supporto psicologico professionale. Alcuni indicatori possono essere:
- l’aumento dela frequenza degli attacchi, che diventano quindi sempre più frequenti.
- gli episodi di panci interferiscono con la vita quotidiana, ad esempio la persona evita situazioni specifiche
- la persona inizia a isolarsi o ad evitare situazioni sociali.
In questi casi, incoraggiare delicatamente e con empatia la persona a consultare uno psicologo o un terapeuta può essere il primo passo verso un percorso di recupero e benessere.
Creare un ambiente di sostegno a casa e nella vita quotidiana
Un ambiente domestico sereno e comprensivo è essenziale per chi affronta gli attacchi di panico. Alcuni suggerimenti per rendere la casa un luogo di conforto includono:
- Spazi Tranquilli:
Dedicare, se possibilem un’area o un angolo della casa a momenti di relax, dove la persona possa ritirarsi e praticare tecniche di rilassamento. - Routine stabile:
mantenere una routine quotidiana può aiutare a ridurre l’incertezza e il senso di ansia. - Attività condivise:
Organizzare momenti di svago e relax insieme, come una cena in famiglia o una passeggiata nel parco, per rafforzare il senso di appartenenza e sicurezza e ridurre l’isolamento.
Educarsi insieme
Spesso, il solo fatto di informarsi e comprendere meglio cosa sono gli attacchi di panico può alleviare l’ansia sia di chi li vive che di chi vive accanto a chi ne soffre.
- Letture consigliate:
Esistono numerosi libri e risorse online che spiegano in modo chiaro e accessibile i meccanismi dell’ansia e del panico. Suggerisco la lettura di alcuni articoli come Disturbo di panico. Cos’è e come sconfiggerlo. oppure Miti e realtà sugli attacchi di panico: sfatiamo le convinzioni errate e scopriamo la verità. Un libro molto utile di autoaiuto è invece Stop agli attacchi di panico. Superare le crisi d’ansia e l’agorafobia con la terapia cognitivo - Condivisione di esperienze:
Partecipare a gruppi di supporto, anche online, può aiutare a creare una rete di persone che condividono esperienze simili e che offrono sostegno reciproco.
Il potere dell’empatia e della comprensione
In conclusione, affrontare gli attacchi di panico richiede un mix di consapevolezza, empatia e, talvolta, l’intervento di professionisti. Come genitori e amici, il vostro ruolo è fondamentale: essere presenti, ascoltare e offrire un sostegno non giudicante può fare una differenza enorme nel percorso di cure di chi soffre di ansia e panico.
Ricordate: non esistete per “risolvere” il problema, ma per essere un faro di comprensione e supporto lungo la strada verso il benessere.
Ogni attacco di panico è una sfida, ma con il giusto sostegno, la comprensione e un ambiente amorevole, è possibile ritrovare la serenità. Non sottovalutare il potere delle parole gentili e della disponibilità sincera: a volte, un semplice “sono qui per te” può essere il primo passo verso la luce dopo il buio.
Questa guida intende essere uno strumento per acquisire la speranza e promuovere un approccio più empatico verso chi affronta gli attacchi di panico.