La paura è una risposta automatica alla percezione di pericolo e non un segno di debolezza e fragilità. Così come tutte le altre emozioni, la paura è importante perché ci manda dei segnali che dobbiamo imparare a decifrare. La paura ci aiuta, infatti, ad essere prudenti, ad aumentare l’allerta, a mobilitare una grade quantità di forza ed energia per affrontare le avversità della vita e i pericoli.
In alcune situazione la paura si attiva in modo errato facendoci percepire dei pericolo che in realtà non ci sono. La conseguenza è l’evitamento di questa situazione e di circostanze simili, limitando la nostra vita e il nostro raggio d’azione. Superare queste paure può voler dire proprio affrontare ciò che ci spaventa, con gradualità ma con costanza e determinazione. In terapia cognitiva-comportamentale, ad esempio, si utilizzano diverse tecniche, come l’esposizione graduata e immaginativa, la desensibilizzazione sistematica, il rilassamento muscolare progressivo.
Coiunque potrebbe aver vissuto (adesso o in passato) un forte senso di paura ed essersi, quindi, dovuto confrontare con un senso di vulnerabilità molto intenso. I momenti di crisi possono smuovere l’incredibile forza dell’istinto di sopravvivenza. In circostanze stressanti la nostra risposta può derivare da un atteggiamento di forza e dal controllo di questa forza, dalla lucidità e da un aumentato senso di allerta. Vengono attivate le cosiddette risorse di sopravvivenza.
Le dinamiche della paura
Di fronte alle avversità della vita la paura può manifestarsi in modo diverso arrivando diverse dinamiche comportamentali e cognitive nella persona. Vediamo quali sono di seguito:
- Consapevolezza della minaccia, sorpresa e sconforto: è il momento in cui si attiva la paura derivante dalla consapevolezza della situazione di pericolo;
- Consapevolezza della vulnerabilità: si diventa consapevoli del fatto che, davanti a problemi e avversità, ci si potrebbe sentire deboli e vulnerabili. Si potrebbe pensare di non avere le forze, le risorse per affrontare i problemi e di non riuscire a mantenere il controllo.
- Consapevolezza che bisogna agire: ci si rende conto che il pericolo è reale e che per sopravvivere si deve agire e acquisire controllo sulla situazione. Capiterà in questa fase di pensare che non permetteremo che ci accada nulla a noi o a qualcuno vicino a noi. In questo modo si sposta l’attenzione da un focus di vulnerabilità interno ad un focus di pericolo esterno.
- Fase del controllo: ci si concentra sul pericolo per capire quali sono le nostre capacità di superarlo e sopravvivere. È la fase in cui si cerca di pensare alla reazione, consapevolmente o istintivamente. In questo momento la persona si senta più bilanciata ed in controllo.
- Momento dell’impegno: è la fase in cui mobilitiamo tutta la forza in preparazione alla risposta, istintiva o pianificata che sia. Si tratta di uno stato mentale e fisico in cui si è concentrati sulla forza, sul controllo, sulla lucidità e sulla consapevolezza. CI si concentra sulle risorse di sopravvivenza e si raccoglie tutta la forza a nostra disposizione.
- Fase della risposta: in questa fase si agisce, utilizzando tutta le risorse di sopravvivenza a nostra disposizione.
Impegnarsi contro le avversità della vita
Concentrandosi solo sul pericolo, la tendenza sarà di sentirsi deboli, vulnerabili e fuori controllo. Se, al contrario, l’attenzione è sulla propri capacità e abilità di rispondere alla situazione, ci si sentirà più equilibrati, in controllo e forti. Questo è il motivo per il quale è importante non pensare solo al pericolo, ma anche alla propria capacità di rispondere. Dopo un evento critico, è naturale che la persona si trovi spesso nel momento iniziale di sorpresa e sconforto. Ma si potrebbe rimanere bloccati. E’ importante fronteggiare i sentimenti di vulnerabilità – “mi possono succedere cose brutte”-, e dare importanza alle cose che siamo riusciti a fare per rispondere a queste situazioni.
In conclusione, quando ci troviamo di fronte ad un ostacolo difficile e pericoloso, è importante:
- notare il pericolo ed il proprio senso di vulnerabilità
- concentrarsi sulla propri capacità e abilità di rispondere a quella minaccia
Si potrebbe non essere in grado di controllare la situazione esterna ma si può essere assolutamente in grado, invece, di controllare e gestire la propria risposta interna. Fare un passo avanti, pianificare, fare delle scelte e impegnarsi sono atteggiamenti mentali e comportamentali fondamentali.